Dinaro iracheno

Dinaro iracheno
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Il dinaro iracheno (ISO 4217: IQD, pronuncia: di-'när) è la valuta ufficiale dell'Iraq. Viene emesso dalla Banca centrale irachena.

Nel 1932 la Gran Bretagna introdusse il dinar iracheno, che sostituì la rupia indiana che veniva usata come valuta in Iraq dall'occupazione britannica del paese durante la prima guerra mondiale, con un tasso di cambio di 1 dinar = 13⅓ rupie. La valuta aveva un rapporto fisso alla pari con la sterlina britannica fino al 1959 quando, senza cambiare valore, passò ad un rapporto fisso con il dollaro statunitense con un tasso di cambio di 1 dinaro = 2,8 dollari. Per evitare di seguire la svalutazione della valuta americana nel 1971 e 1973, il dinaro salì ad un tasso di cambio di 1 dinaro = US$3,3778. In seguito la svalutazione del 5% ridusse il valore del dinaro a US$3,2169, tasso che rimase invariato fino alla guerra del Golfo, anche se nel mercato nero alla fine del 1989 dava un tasso di cambio di sei volte maggiore (1,86 dinari per 1 dollaro US) del tasso ufficiale.

Dopo la guerra del Golfo del 1991 ed a causa del blocco economico imposto, la tecnologia svizzera di stampa della banconote non fu più disponibile. Fu quindi emessa una nuova serie di banconote, di qualità più scadente. Tale serie prese il nome di Swiss dinar e continuò a circolare nella regione curda dell'Iraq. A causa dell'eccessiva quantità di banconote stampate, il dinaro si svalutò rapidamente e alla fine del 1995, un dollaro americano valeva 3000 dinari.

In seguito alla caduta di Saddam Hussein nel 2003, le banconote continuarono ad essere stampate in attesa dell'introduzione di una nuova moneta.

Tra il 15 ottobre 2003 ed il 15 gennaio 2004 le forze della coalizione multinazionale in Iraq emisero le monete e le banconote del nuovo dinaro. Le banconote furono stampate dalla ditta De La Rue, con moderne tecniche anti-falsificazione, per "creare una singola valuta unificata che venga usata attraverso tutto l'Iraq e che renda la moneta più conveniente ad essere usata nella vita di ogni giorno della popolazione".

Le vecchie banconote furono cambiate con un tasso alla pari eccetto gli Swiss dinar, che furono scambiati con un tasso di 150 nuovi dinari per uno Swiss dinar.

Anche se il valore del dinaro è salito dopo l'introduzione delle nuove banconote da 4000 dinari per US$, che avevano al momento dell'introduzione, ad un tasso di 980 dinari per dollaro, ora è in corso un programma del Fondo monetario internazionale per portare il cambio a 1230 dinari per dollaro.

Paese (geografia)
  • Mesopotamia
    La Mesopotamia (dal greco Μεσοποταμία, Mesopotamía, comp. di μέσος-, mésos-, 'centrale', 'che sta in mezzo', e ποταμός, potamós, 'fiume', con il suffisso -ia, 'landa'; quindi 'terra fra i fiumi', il Tigri e l'Eufrate) è una regione storica del Vicino Oriente antico, parte della cosiddetta Mezzaluna Fertile.

    La Mesopotamia fu abitata all'inizio dai Sumeri, poi dagli Accadi, dai Gutei, dagli Amorrei (??, Martu in sumerico), dai Babilonesi, dai Cassiti, dagli Assiri e dai Persiani. Con il termine Mesopotamia i Greci intendevano la zona settentrionale che si estende tra l'Eufrate e il Tigri. Con il tempo l'uso di questa definizione divenne di più ampio respiro, fino a comprendere anche le zone limitrofe. Oggi possiamo impropriamente definirne i confini indicandoli con la catena dei monti Zagros a est, quella del Tauro a nord, steppe e deserti a ovest e sud-ovest e, infine, il Golfo Persico a sud (la zona paludosa dello Shatt al-'Arab). Nella suddivisione territoriale odierna corrisponde quindi ai territori dell'Iraq, e a parte di territori di Turchia, Siria, Iran, Arabia Saudita e Kuwait. La regione era considerata uno dei corni della mezzaluna fertile e vi si trovavano, allo stato selvatico, quelli che sarebbero diventati gli alimenti base della dieta dell'uomo nell'antichità: cereali, leguminose, ovini e bovini.