Lingua catalana

Lingua catalana
La lingua catalana è una lingua romanza occidentale parlata principalmente in Spagna (Catalogna, Isole Baleari, Comunità Valenzana, Murcia e Striscia d'Aragona ), Francia (Rossiglione), Andorra e Italia (Alghero ) ; a questi vanno aggiunti circa 350.000 parlanti residenti nelle zone in cui il catalano non è considerato idioma autoctono (per la maggior parte concentrati in Europa e America Latina).

Al 2022, è parlata da 9,2 milioni di parlanti totali.

Nella Comunità Valenzana è parlata una varietà del catalano che prende il nome di valenzano (valencià) , con numerose subvarianti (castellonenc, apitxat, ecc.), nelle Isole Baleari è diffusa un'altra variante comunemente nota come maiorchino (mallorquí), cui si ricollegano le due subvarianti del minorchino (menorquí) e dell'ibizenco (eivissenc), mentre nella città sarda di Alghero si è conservata un'antica variante orientale (alguerès) che ha subito marcate influenze sia da parte del sardo sia dell'italiano.

Le varietà del catalano presentano pertanto molte differenze dialettali dovute allo sviluppo autonomo che hanno avuto nel corso degli ultimi secoli, tuttavia esse non si riflettono nella lingua scritta. Il catalano ha influenzato parecchi dialetti e lingue regionali italiane, specialmente in alcune regioni in passato governate dalla corona aragonese e, a sua volta, è stato influenzato dall'italiano, sia in età rinascimentale che in epoche successive. Il catalano è molto diverso dal resto delle lingue ibero-romanze per via della sua grammatica e delle sue parole di origine gallo-romanze, quindi è strettamente collegato con l'occitano, il francese e le lingue del nord Italia, sebbene abbia ricevuto un'importante influenza delle lingue ibero-romanze.

In età medievale il catalano antico (a volte impropriamente indicato come limosino, confondendolo con un dialetto dell'occitano) era la lingua ufficiale della cancelleria d'Aragona e lingua di cultura della corte, prima da sola, poi, con l'avvento della dinastia castigliana dei Trastámara, insieme allo spagnolo. Con l'arrivo dei Borgia alla Sede Romana (Callisto III e il nipote Alessandro VI), anche lì il catalano diventò lingua di uso cortigiano.

Anche i primi iberici che arrivarono in Sardegna erano di madrelingua catalana; dagli inizi del Quattrocento fino a tutta la prima metà del XVII secolo, insieme al latino, il catalano si impose in tutta l'isola come lingua dell'amministrazione e del diritto, e ad Alghero, colonia genovese fondata dai Doria, una volta svuotata dai suoi abitanti e ripopolata da famiglie catalane, si iniziò a parlare fin dalla seconda metà del XIV secolo. Ebbe grande influenza sul sardo (che continuò ad essere la principale lingua d'uso in Sardegna), soprattutto sulla variante campidanese, afferente all'area meridionale dell'isola.

Il catalano, in epoca medievale, conobbe un grande splendore letterario, testimoniato fin dal Duecento dal celebre trattato filosofico-religioso di Ramon Llull. Con l'avvento della dinastia asburgica al trono di Spagna, nella prima metà del Cinquecento, iniziò per il catalano un periodo di decadenza che si protrasse per circa tre secoli. In tale periodo acquisì maggior prestigio lo spagnolo. Con i decreti di Nueva Planta (1707-1716) Filippo V introdusse lo spagnolo come unica lingua dell'amministrazione, dell'insegnamento e dei tribunali nei paesi di lingua catalana, relegando così quest'ultima al solo uso vernacolare.

Nei primi anni del 1800 vi furono vari tentativi di recuperare e promuovere l'uso del catalano, di cui il più importante fu la Renaixença, movimento letterario che diede avvio alla rinascita della letteratura catalana. Nei primi del '900 Pompeu Fabra portò a termine l'unificazione della grafia (normalizzazione) in modo da rappresentare le diverse varianti con un'ortografia unica. Questo diede un forte impulso alla produzione libraria, teatrale, di giornali e quindi al riconoscimento del catalano come lingua. Durante la dittatura franchista il suo uso tornò ad essere proibito al di fuori di àmbiti strettamente privati e si propagandò la visione del catalano come dialetto (cioè variante) dello spagnolo.

Dal 1979, esso è riconosciuto come lingua all'interno della comunità autonoma della Catalogna e ne viene promosso l'uso ufficiale e l'insegnamento presso le scuole. Il catalano è lingua ufficiale, insieme allo spagnolo, anche nella Comunità Valenzana, e nelle isole Baleari. Nell'Aragona orientale, pur non essendo equiparato allo spagnolo, ha ottenuto un limitato riconoscimento nelle sue zone di diffusione (conosciute come Striscia d'Aragona).

Approssimativamente si può dire che la normalizzazione ha portato ad una scrittura basata sulle varianti occidentali parlate nella Comunità Valenzana, nella Striscia d'Aragona (in catalano Franja de Ponent o Franja d'Aragó, in aragonese Francha de Lebán, in spagnolo Franja de Aragón) in Aragona, nelle comarche di Tarragona e Lleida in Catalogna, nel Principato di Andorra e pronunciata secondo le varianti centrali-orientali (comarche di Barcellona, Gerona in Catalogna, Baleari in Spagna, Rossiglione in Francia, Alghero in Italia).
Paese (geografia)
  • Andorra
    Andorra, ufficialmente Principato di Andorra (in catalano Principat d'Andorra), è un microstato situato nei Pirenei orientali, tra la Francia e la Spagna. È il sesto stato più piccolo d'Europa con una superficie di 468 km² e una popolazione stimata di 78.015 abitanti nel 2015. È un principato fondato nel 1278 e retto da due coprincipi: il vescovo della diocesi catalana di Urgell e il presidente della Repubblica francese.

  • Francia
    La Francia (in francese: France, ), ufficialmente Repubblica francese (in francese: République française), è uno Stato principalmente situato nell'Europa occidentale e nell'Europa meridionale, ma che possiede ugualmente territori disseminati su più oceani e altri continenti. La Francia è una repubblica costituzionale unitaria, avente un regime semipresidenziale. Parigi è la capitale, la lingua ufficiale è il francese, le monete ufficiali sono l'euro e il franco CFP nei territori dell'oceano Pacifico. Il motto della Francia è «Liberté, Égalité, Fraternité» e la bandiera è costituita da tre bande verticali di uguali dimensioni di colore blu, bianco e rosso. L'inno nazionale è La Marsigliese.

    È uno stato formatosi all'inizio dell'Alto Medioevo, che prende il suo nome dal popolo germanico dei Franchi. Dall'inizio del XVII secolo alla prima metà del XX secolo, ha posseduto un vasto impero coloniale. Nella seconda metà del secolo è stata uno degli Stati fondatori dell'Unione europea. Inoltre, è la terza potenza nucleare mondiale, uno dei membri permanenti del Consiglio di sicurezza delle Nazioni unite e uno Stato aderente alla NATO. Ugualmente è membro del G7, del G20, della zona euro, dello spazio Schengen e ospita la sede del Consiglio d'Europa, del Parlamento europeo e dell'UNESCO. La Francia possiede una certa influenza in materia politica, economica, militare e culturale in Europa e nel mondo come media potenza.
  • Italia
    L'Italia ( AFI :, ), ufficialmente Repubblica Italiana, è uno Stato membro dell'Unione europea, situato nell'Europa meridionale e occidentale, il cui territorio coincide in gran parte con l'omonima regione geografica. L'Italia è una repubblica parlamentare unitaria e conta una popolazione di circa 59 milioni di abitanti, che ne fanno il terzo Stato dell'Unione europea per numero di abitanti. La capitale è Roma.

    Delimitata dall'arco alpino, l'Italia confina a nord, da ovest a est, con Francia, Svizzera, Austria e Slovenia; la penisola italiana si protende nel mar Mediterraneo, circondata dai mari Ligure, Tirreno, Ionio e Adriatico, e da numerose isole (le maggiori sono Sicilia e Sardegna), per un totale di. Gli Stati della Città del Vaticano e di San Marino sono enclavi della Repubblica, mentre Campione d'Italia è un'exclave italiana.
  • Spagna
    La Spagna, ufficialmente Regno di Spagna, è uno Stato sovrano, membro dell'Unione europea dal 1986. Monarchia costituzionale, la Spagna si trova all'estremità occidentale dell'Europa e occupa la quasi totalità della penisola iberica. Ha una superficie di e nel 2020 contava NaN abitanti. Confina a nord-est con la Francia (da cui è separata dalla catena dei Pirenei) e Andorra, a sud con il possedimento britannico di Gibilterra, a ovest con il Portogallo e, tramite le sue exclave di Ceuta e Melilla, con il Marocco. È inoltre bagnata a nord dall'oceano Atlantico e a sud dal mar Mediterraneo.

    In ambito internazionale la Spagna ha contenziosi territoriali con il Marocco (per Ceuta e Melilla). Alla Spagna appartiene infine l'exclave di Llívia, così come l'isola dei Fagiani nel fiume Bidasoa (in condominio con la Francia). La capitale del Paese è Madrid, che ricopre tale funzione ininterrottamente dal 1561, salvo un quinquennio tra il 1601 e il 1606. La lingua ufficiale dello Stato è lo spagnolo ; altre lingue (es. catalano, basco) o dialetti (es. valenzano), sono, come recita la costituzione, «ufficiali nell'ambito delle rispettive comunità autonome conformemente ai propri statuti». In alcune fasi importanti della storia europea la Spagna ha detenuto un ruolo significativo, come nel periodo della Reconquista, nel quale i regni cristiani delle regioni interne della Penisola iberica respinsero progressivamente dal territorio gli occupanti arabi che, insediatisi in Iberia fin dall'VIII secolo, furono definitivamente allontanati nel 1492, a opera di Ferdinando d'Aragona e Isabella di Castiglia.