Lingua danese

Lingua danese
Il danese o lingua danese è una lingua di ceppo indoeuropeo appartenente al gruppo settentrionale delle lingue germaniche. Al 2022, è parlata da 5,6 milioni di parlanti totali, in gran parte madrelingua., principalmente in Danimarca e nello Schleswig meridionale, nel nord della Germania. Comunità minori di locutori sono presenti in Islanda (ex possedimento della corona danese), Norvegia (a causa della lunga unione politica con la Danimarca), Svezia, Stati Uniti e Canada. A causa dell'immigrazione e della perdita linguistica nelle aree urbane, circa il 15-20% della popolazione della Groenlandia (uno degli attuali tre reami danesi) parla il danese come lingua madre.

È lingua ufficiale in Danimarca, nel Land tedesco dello Schleswig-Holstein (Slesvig-Holsten), dov'è tutelata dalla costituzione regionale, e nelle Isole Fær Øer (accanto alla lingua faroese). In quanto possedimento danese è la seconda lingua utilizzata in Groenlandia, accanto al kalaallisut. Come ex lingua coloniale è ancora in uso in Islanda.

Insieme alle altre lingue germaniche settentrionali, il danese è un idioma discendente dal norreno, ossia la lingua comune delle popolazioni germaniche che vivevano in Scandinavia durante l'era vichinga. Il danese, assieme allo svedese, deriva dal sottogruppo norreno-orientale. Una classificazione più recente basata sulla mutua intelligibilità separa i moderni parlati danese, norvegese e svedese, classificati come "scandinavi continentali" da islandese e faroese, classificati come "scandinavi insulari".

Fino al XVI secolo il danese era un continuum di dialetti parlati dallo Schleswig alla Scania senza convenzioni standard o di ortografia. Con la Riforma protestante e l'introduzione della stampa fu sviluppata una lingua standard basata sul dialetto colto di Copenaghen. Si diffuse attraverso l'uso nel sistema educativo e amministrativo, anche se il tedesco e il latino continuarono ad essere le lingue scritte più importanti fino al XVII secolo. In seguito alla perdita di porzioni territoriali in Germania e Svezia, un movimento nazionalista adottò la lingua come segno dell'identità danese, ed essa sperimentò una forte ondata d'uso e popolarità, con importanti opere di letteratura prodotte nei secoli XVIII e XIX. Oggi i dialetti danesi tradizionali sono quasi scomparsi, sebbene esistano varianti regionali della lingua standard. Le principali differenze linguistiche sono tra generazioni, con un gergo giovanile particolarmente innovativo. È invece sparito nelle Isole Vergini Statunitensi, colonia danese fino al 1916.

Il danese ha un inventario vocale molto ampio, che comprende 27 vocali fonematiche distintive. La sua prosodia è caratterizzata dal fenomeno distintivo dello stød, una sorta di tipo di fonazione laringea. A causa delle molte differenze di pronuncia che distinguono il danese dalle sue lingue vicine, è a volte considerato un idioma difficile da imparare e comprendere, e alcune prove dimostrano che i bambini piccoli sono più lenti ad acquisire le distinzioni fonologiche del danese. La grammatica è moderatamente flessiva con coniugazioni e flessioni forti (irregolari) e deboli (regolari). I sostantivi e i pronomi dimostrativi distinguono il genere comune dal neutro. Come l'inglese, il danese ha solo i resti di un precedente sistema di casi, in particolare nei pronomi. A differenza dell'inglese, ha perso la marcatura di tutti i verbi. La sua sintassi è l'ordine delle parole V2, con il verbo finito che occupa sempre il secondo posto nella frase.

Anche la variante Bokmål della lingua norvegese è, dal punto di vista strettamente linguistico, una forma di danese riorganizzata. Ciò nonostante, gli sviluppi storico-culturali inducono a non considerarla tale.

Una variante particolare del danese è parlata sull'isola Bornholm, il bornholmese, che mantiene tratti rinvenuti tutt'oggi nella lingua islandese, come la conservazione dei tre distinti generi nominali dell'antico norreno.

Insieme ad altre lingue scandinave, il danese è una delle poche lingue indoeuropee che non distinguono più la persona e il numero nella coniugazione dei verbi mediante desinenze specifiche. Pertanto si ha sempre la necessità di usare un pronome personale d'accompagno.

I sostantivi si dividono in due classi morfologiche: classe in -en e classe in -et, così definite secondo la forma di articolo con cui si combinano. Dal punto di vista storico si possono considerare queste due classi come le rappresentanti di due antichi generi grammaticali: infatti la classe in -en è frutto della fusione dei due antichi gruppi di sostantivi maschili e femminili, ed è tradizionalmente definita di genere comune, mentre la classe in -et prosegue l'antico gruppo dei neutri. Elemento peculiare del danese e delle altre lingue scandinave è la presenza dell'articolo determinativo enclitico, ed è su questa base che si distinguono le due classi dei sostantivi. Come nei due esempi seguenti, l'articolo determinativo è suffisso del sostantivo, tranne quando esso è accompagnato da un aggettivo o da un altro modificatore, come una subordinata relativa:

Paese (geografia)
  • Danimarca
    La Danimarca, ufficialmente Regno di Danimarca (in danese: Kongeriget Danmark), è uno Stato membro dell'Unione europea e lo Stato più piccolo e più meridionale della Scandinavia, anche se non appartenente alla penisola scandinava. È uno dei tre componenti del Reame danese (Danmarks Rige), insieme alle Fær Øer e alla Groenlandia, che godono in diversa misura di una certa autonomia. La capitale è Copenaghen. Al 1º luglio 2021 la popolazione della Danimarca è risultata essere pari a 5,850,189 abitanti.

    Si trova a nord della Germania, a sud-ovest della Svezia e a sud della Norvegia, affacciandosi sul mar Baltico e sul mare del Nord. Il paese è composto da un'ampia penisola, lo Jutland, che confina a sud con la Germania, a cui si aggiungono un considerevole numero di isole, tra le quali Selandia, Fionia, Falster, Lolland, Vendsyssel-Thy e Bornholm, oltre a circa 500 isolette minori talvolta chiamate arcipelago danese. Storicamente la Danimarca ha da sempre controllato l'accesso al mar Baltico, e queste acque sono conosciute anche come gli stretti danesi.
  • Fær Øer
    Le Fær Øer (in italiano anche: Isole Feringie, Faringie, Feroe o Faroe; in faroense: Føroyar e in danese: Færøerne) sono le 18 isole che formano un arcipelago situato al largo delle coste settentrionali dell'Europa, tra il Mare di Norvegia e il nord dell'Oceano Atlantico, a metà tra l'Islanda e la Scozia.

    Le isole sono una Nazione costitutiva del Regno di Danimarca e del Folketing, ovvero il Parlamento danese, che comprende anche Danimarca e Groenlandia. Hanno ottenuto l'autonomia nel 1948 e nel corso degli anni hanno acquisito il controllo su quasi tutte le questioni di politica interna, ma non la difesa e gli affari esteri. Con l'eccezione di una piccola forza di polizia e guardia costiera, non hanno una forza militare organizzata, che rimane responsabilità della Danimarca.
  • Islanda
    L'Islanda (in islandese: Ísland ), ufficialmente Repubblica d'Islanda (in islandese: Lýðveldið Ísland), è una nazione insulare dell'Europa settentrionale e fa parte della Regione Scandinava. È situata nell'oceano Atlantico settentrionale, tra la Groenlandia e la Gran Bretagna, a nordovest delle isole Fær Øer. L'Islanda è bagnata a nord dal Mar di Groenlandia, a est e a sud dall'oceano Atlantico del Nord e a ovest dallo stretto di Danimarca.

    Nel 2020 la popolazione era di 366,700 abitanti; ciò la rende uno dei Paesi meno popolati in Europa. La capitale è Reykjavík, città più popolosa della nazione con circa 125,000 abitanti, invece la seconda città più importante è Akureyri con circa 20,000 abitanti. Collocata sulla dorsale medio atlantica, l'Islanda presenta una marcata attività vulcanica e geotermica, che ne caratterizza fortemente il paesaggio. L'interno consiste principalmente in un altopiano desertico, montagne e ghiacciai, da cui molti fiumi glaciali scorrono verso il mare, attraversando le pianure. Il clima dell'isola è piuttosto variegato: a nord è spiccatamente polare, così come al centro, mentre nel resto dell'isola il clima è oceanico freddo grazie alla corrente del Golfo, che ne consente una buona abitabilità.
  • Groenlandia
    La Groenlandia (in groenlandese: Kalaallit Nunaat, ;, ) è un'isola collocata nell'estremo nord dell'oceano Atlantico tra il Canada a sud-ovest, l'Islanda a sud-est, l'Artide e il mar Glaciale Artico a nord. È l'isola più vasta del pianeta (se si sceglie di considerare l'Australia un continente) e al contempo, con circa 0,03 ab./km², è la nazione meno densamente popolata.

    La Groenlandia è un territorio appartenente al Regno di Danimarca, che comprende anche la Danimarca continentale e le Isole Fær Øer. Confina con il Canada, dal 2022, sull'isola Hans. La Groenlandia fu una delle colonie della Corona Norvegese fino al 1814, quando passò sotto il controllo della Danimarca; nel 1953 divenne parte del regno danese attraverso la formula dell'unione personale. Nel 1979 all'isola venne concesso l'autogoverno (hjemmestyre) dal Folketing (il Parlamento danese) mediante una legge approvata nel 1978.