Puerto Montt
In origine l'area era coperta da una fitta foresta ed era nota col nome di Melipulli (cioè "quattro colline" nella lingua Mapudungun). Il sito fu scelto come via d'accesso al Llanquihue quando se ne intuì la prossimità al mare aperto. La guida della spedizione fu affidata al naturalista e cartografo tedesco Bernardo Philippi, ma in seguito alla sua morte, avvenuta nel 1851, gli subentrò Vicente Perez Rosales, il quale iniziò, a partire dal settembre dello stesso anno, a tagliare alberi lungo l'insenatura di Reloncaví sfruttando manodopera di tagliatori locali provenienti principalmente da Huar, Maillen, Huelmo e Calbuco. A dicembre, dopo che la foresta fu abbattuta, l'area venne incendiata per renderla idonea alla prossima fondazione di un insediamento, fondazione infine avvenuta il 12 febbraio 1853, nel quadro di un progetto favorito dal governo di una più ampia colonizzazione dell'area da parte di coloni tedeschi. La città venne intitolata a Manuel Montt, presidente del Cile tra il 1851 e il 1861, il quale per primo aveva favorito l'immigrazione di tedeschi.
Nel 1912 venne aperto il collegamento ferroviario che univa la città alla capitale Santiago, fatto che fece di Puerto Montt la principale via d'accesso alla Patagonia cilena, oltre a stimolare il suo sviluppo economico. Nel 1950 la popolazione si attestava già a 27 500 unità, ma il terremoto che distrusse Puerto Montt nel maggio 1960 segnò una battuta d'arresto al suo sviluppo, avendo resi inutilizzabili il porto e la stazione ferroviaria, e avendo fatto crollare diversi edifici e abitazioni. Soltanto col tempo la città si riprese, prendendo le sembianze di un nuovo centro moderno, diventando oggi una delle maggiori e più importanti, grazie al suo nuovo porto, del Paese.
Mappa - Puerto Montt
Mappa
Paese (geografia) - Cile
Valuta / Linguaggio
ISO | Valuta | Simbolo | Cifra significativa |
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CLP | Peso cileno (Chilean peso) | $ | 0 |
ISO | Linguaggio |
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ES | Lingua spagnola (Spanish language) |