Lingua turca
La lingua turca (nome nativo Türkçe o Türk dili, Türkiye Türkçesi) è una lingua appartenente al ceppo Oghuz delle lingue turche, lingua ufficiale in Turchia, a Cipro e a Cipro del Nord. Significativi gruppi minori di turcofoni, nativi o immigrati, sono presenti in Iraq, Siria, Germania, Austria, Bulgaria, Macedonia del Nord, Grecia, Caucaso e altre parti dell'Europa e dell'Asia centrale. Al 2022, è parlata da 88,1 milioni di parlanti totali.
Il turco era parlato nell'Impero ottomano usando, per la forma scritta, una versione modificata dell'alfabeto arabo. Nel 1928 Mustafa Kemal Atatürk, nei suoi sforzi per modernizzare la Turchia, sostituì l'alfabeto arabo con una versione modificata dell'alfabeto latino. Ora il turco è regolato dall'Organizzazione linguistica turca.
Il turco era parlato nell'Impero ottomano usando, per la forma scritta, una versione modificata dell'alfabeto arabo. Nel 1928 Mustafa Kemal Atatürk, nei suoi sforzi per modernizzare la Turchia, sostituì l'alfabeto arabo con una versione modificata dell'alfabeto latino. Ora il turco è regolato dall'Organizzazione linguistica turca.
Paese (geografia)
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Turchia
L'attuale territorio turco, specialmente la parte occidentale, ponte naturale tra oriente e occidente, è stato sede di una ricca varietà di popolazioni e civiltà. Fin dal 6500 a.C. si sono succeduti Hatti, Ittiti, Frigi, Urartici, Lici, Lidi, Ioni, Persiani, Macedoni, i regni ellenistici (Regno di Pergamo, il Regno Seleucide, il Regno di Bitinia, il Regno del Ponto, il Regno tolemaico), Romani, Parti, Sasanidi, Bizantini, repubbliche marinare di Venezia e Genova, Selgiuchidi e Ottomani, i quali hanno assunto un importante posto nella storia della Turchia moderna. -
Bulgaria
Confina con il mar Nero a est, con la Grecia e la Turchia a sud, con la Serbia e la Macedonia del Nord a ovest e con la Romania a nord, da cui è divisa dal fiume Danubio. Con una superficie di la Bulgaria è il 14º stato europeo per estensione. La sua posizione l'ha resa nel corso della storia un importante incrocio per varie civiltà ed è infatti il luogo di ritrovamento di alcuni dei più antichi artefatti metallurgici, religiosi e culturali al mondo. La lunghezza complessiva dei confini bulgari è di 2 245 km, di cui 1 181 terrestri, 686 fluviali e 378 costieri. La rete stradale della Bulgaria è lunga 36 720 km, la rete ferroviaria ne ha invece 4 300. -
Cipro
Estende de iure la sua sovranità su tutta l'isola di Cipro (terza isola per estensione del Mediterraneo dopo Sicilia e Sardegna) e sulle acque circostanti, tranne che su due piccole aree, Akrotiri e Dhekelia, che, al momento dell'indipendenza, sono rimaste al Regno Unito come basi militari sovrane. Cipro è tuttavia divisa de facto in due parti separate dalla cosiddetta linea verde: l'area sotto il controllo effettivo della Repubblica di Cipro, che comprende circa il 59% della superficie dell'isola, e la zona occupata nel 1974 dalla Turchia al nord, successivamente autoproclamatasi Repubblica Turca di Cipro del Nord, che copre circa il 36% della superficie dell'isola ed è riconosciuta dalla sola Turchia. -
Macedonia del Nord
Fino al 2019 il nome ufficiale dello Stato era Repubblica di Macedonia: per questo il Paese è stato coinvolto in un'annosa disputa sul proprio nome con la Grecia, conclusasi nel giugno 2018 grazie all'accordo di Prespa. Nonostante il mancato raggiungimento del quorum nel referendum confermativo del 30 settembre, il parlamento macedone ha approvato nel gennaio del 2019 una modifica costituzionale per adottare il nome di Macedonia del Nord, divenuto ufficiale il successivo 12 febbraio, e poter così aderire con la nuova denominazione alla NATO il 27 marzo 2020 e aprendo la strada all'ingresso nell'Unione europea, essendo il Paese tra quelli formalmente candidati all'adesione alla UE. -
Moldavia
La popolazione ammonta a circa 3,547,539 abitanti. La Moldavia fu uno Stato autonomo popolato principalmente da moldavi, a lungo tributario dell'Impero ottomano, tra la fondazione nel XIV secolo e il XVIII secolo, quando venne spartita fra Turchi, Russi (la Bessarabia) e Austriaci (la Bucovina); la parte orientale, corrispondente all'attuale stato indipendente, venne occupata dall'Unione Sovietica nel 1940, nell'ambito del patto Molotov-Ribbentrop, ma fu successivamente occupata dalle truppe dell'Asse nel 1941 durante la seconda guerra mondiale. Dal 1944 al 1991 fu annessa all'URSS e trasformata in una Repubblica Socialista Sovietica, che dichiarò l'indipendenza il 27 agosto del 1991.